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cosa piace agli uomini

di solito gli uomini mettono al primo posto, il potere e il denaro, coscienti che con queste due cose possono ottenere tutto il resto, cioè donne ragazze auto di grossa cilindrata, barche, ville e appartamenti ovunque ecc. i desideri della maggiorparte degli uomini sono materiali, non generalizzando esistono uomini più spirituali, o di tendenze sessuali diverse,ma sono in numero inferiore quasi il 7%.
già dall'adolescenza i ragazzi futuri uomini, vengono bombardati da messaggi distorti, dove si fà apparire l'uomo interessante, valente, vincente, rivestito dalla testa ai piedi con vestiti di marca, scarpe fatte a mano, auto sempre più grandi, e ragazze disposte a tutto per godere dei privilegi di uomini di successo e danarosi. I modelli trasmessi dai media determinano in modo distorto la realta di adolescenti lasciati da soli con il loro immaginario davanti a video e monitor troppo spesso non educativi, anzi fuorvianti dalla realtà sociale.
l'uomo adulto e "normale" dopo varie esperienze spesso negative, desidera solamente una tranquillità affettiva e materiale nella norma, tipo una moglie carina e fedele, dei bambimi, una casa di propietà comoda e con tutti i confort, un lavoro sicuro e possibilmente qualche amante.
altre cose tantissime sia di massa che di nicchia che piacciono agli uomini, non li enuncio, perchè sarebbe un elenco senza fine, in generale le cose che piacciono a gli uomini cambiano e si evolvono nell'arco della loro esistenza. Mutano con il passare del tempo e con l'esperienza accumulata. 
Perchè la parola "matrimonio" su una donna ha un effetto anabolizzante e a un uomo fa venire l'orticaria? Perchè gli uomini impazziscono per le curve? E perchè i diamanti sono i migliori amici delle donne? è vero che è meglio avere il marito brutto e l'amante bello? E che la bellezza è negli occhi di chi guarda? Uomini e donne sono diversi. Diversi nelle valutazioni, preferenze, approcci, prioritа, pulsioni, comportamenti. Ma la chiave per capire il linguaggio dell'altro esiste: è la psicologia evolutiva. La psicologia fa comprendere perchè le donne spendono una fortuna in scarpe e perchè gli uomini riescono a scommettere sulle cose più assurde. E anche perchè il meccanismo che rende le donne più interessate alla spiritualità è lo stesso che fa credere a un uomo che se una donna gli sorride gentilmente significa che è attratta da lui.

punto g

Molte donne si chiedono se tutte hanno il famoso punto G. Ebbene, in uno studio sono riusciti a scattare un’immagine di questa zona, con un’ecografia transvaginale.Lo staff della ricerca ha analizzato un gruppo di donne; alcune presentavano un ispessimento della parte anteriore della vagina, il celebra punto G, e dichiaravano di raggiungere l’orgasmo vaginale senza problemi. Le altre, invece, no. Si tratta del resto, di una normale variante anatomica, come dire che non tutte le donne hanno gli occhi verdi. Coloro che non hanno questo ispessimento, possono raggiungere l’orgasmo vaginale solo con difficoltà, ma non devono preoccuparsi, perché è solo uno dei modi per raggiungere il piacere. La porta principale per arrivare all’orgasmo, rimane sempre il clitoride, e tutte lo possiedono!

biancheria intima

La biancheria intima femminile è sempre un argomento interessante, ma sul suo effetto arrapante i maschi italiani eterosessuali si dividono a grandi linee in tre gruppi generazionali. L’unica eccezione a cui convergono universalmente i gusti è la mise canottiera e mutandine, stile Nicole Kidman in Eyes Wide Shut: per tutti è il massimo della sensualità !!!
Di seguito riportiamo una serie di sensazioni e opinioni maschili sull’argomento, con qualche luogo comune da non sottovalutare. I cinquantenni: pruriginosi feticisti I cinquantenni di oggi sono cresciuti a Laura Antonelli in sottoveste e reggicalze neri sulla scala; quindi coltivano l’idea di un sesso a sfondo peccaminoso. Adorano gli striptease e l’impiccio di ganci e laccetti. Le mutandine devono essere soprattutto nere, di pizzo o seta; il reggiseno sempre abbinato al sotto. I coordinati colorati: solo ogni tanto. E poi il reggicalze indossato senza slip. I quarantenni: normalizzati
Chi oggi ha quarant’anni è cresciuto dopo la rivoluzione sessuale, ha visto grandi quantità di indumenti intimi su giornali e alla tv. Quindi trovano più interessanti altre vedute! Le mutande devono dare senso alle curve dei fianchi e delle natiche (quindi anche la sloggi può andare bene); il reggicalze è considerato faticoso, mentre apprezzano di più l’autoreggente portata con il tacco e una sottoveste vedo non vedo.
I trentenni: estetici Questa categoria di uomini odia le complicazioni pratiche, le forme, i fronzoli e le impalcature; non sanno togliere il reggicalze ma non vogliono neppure imparare. Apprezzano tanga e perizomi solo se il sedere lo permette, altrimenti meglio uno slip di cotone abbinato al reggiseno senza ferri e stecche. Trovano poi molto eccitanti i pigiami da uomo e l’accappatoio col turbante asciugamano. Note finali - la donna deve concedere lunghe occhiate a reggiseno e mutandine prima di essere spogliate; - indossare un baby doll con niente sotto; - passare e ripassare il corpo dell’uomo con addosso gli slip di seta e toglierli solo quando si è deciso di arrivare alla penetrazione.

ferrari

Il cavallino rampante era originariamente l'emblema personale del Maggiore Francesco Baracca, che l'asso della prima guerra mondiale faceva dipingere sulle fiancate dei suoi velivoli. Sul colore esatto del cavallino di Baracca esiste un piccolo mistero. Sembra infatti accertato che il colore originario del cavallino fosse il rosso, tratto per inversione dallo stemma del 2° Reggimento "Piemonte Reale Cavalleria" di cui l'asso romagnolo faceva parte, e che il più famoso colore nero fu invece adottato in segno di lutto dai suoi compagni di squadriglia solo dopo la morte di Baracca. Il 17 giugno 1923 Enzo Ferrari vinse una corsa all'autodromo di Savio, vicino a Ravenna, e in quell'occasione incontrò la contessa Paolina, madre di Baracca. La contessa propose a Ferrari di utilizzare il cavallino sulle sue macchine, sostenendo che avrebbe portato fortuna; tuttavia la prima corsa nella quale l'Alfa permise di utilizzare il cavallino sulle macchine della Scuderia fu la 24 ore di Spa del 1932. La Ferrari vinse. Ferrari utilizzò un cavallino rampante ampiamente modificato rispetto al disegno originario (soprattutto nella coda, che nel cavallino di Baracca puntava verso il basso), aggiungendo un fondo giallo canarino, che era il colore della sua città natale, Modena. Il cavallino rampante non è stato utilizzato unicamente dal marchio Ferrari: Fabio Taglioni lo usò sulle sue motociclette Ducati. Il cavallino rampante è un marchio registrato della Ferrari. La Ferrari SpA è una casa automobilistica italiana. È stata fondata da Enzo Ferrari e produce autovetture sportive d'alta fascia e da gara. Gestisce, inoltre, la Scuderia Ferrari, una delle più celebri e titolate squadre sportive impegnate nelle competizioni automobilistiche. La sede dell'azienda è a Maranello, in provincia di Modena. Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di Confindustria e presidente del Gruppo Fiat, ne è il presidente. Il simbolo, il "cavallino rampante", è quello dell'aviatore romagnolo della prima guerra mondiale Francesco Baracca (1888-1918) ceduto personalmente dalla madre nel 1923 come portafortuna a un Enzo Ferrari pilota automobilistico e presente sia nel marchio della Ferrari sia in quello della Scuderia Ferrari. Nell'anno fiscale 2008 Ferrari SpA ha venduto 6587 vetture per un fatturato di 1,921 miliardi di euroLa nascita della Ferrari è spesso fatta coincidere con la fondazione nel 1929 a Modena della S.A. Scuderia Ferrari anche se a rigore sarebbe errato. L'imprecisione risiede nel fatto che tale società non produceva automobili ma preparava e portava in gara quelle dell'Alfa Romeo. Per essere più rigorosi l'azienda nasce ufficialmente il 1 settembre 1939 a Modena, con la fondazione da parte di Enzo Ferrari della Auto Avio Costruzioni. I suoi primi incarichi sono la costruzione di rettificatrici e parti di velivoli e solo a partire dal 1947 la costruzione di autovetture diventa l'attività principale. La prima autovettura costruita, in soli due esemplari, è la Auto Avio Costruzioni 815, nel 1940. La seconda, sempre in soli due esemplari, è la Ferrari 125 S, a causa della seconda guerra mondiale solo nel 1947. Quest'ultima vettura è la prima a portare il nome Ferrari, non però per volontà di Enzo Ferrari ma per clausole contrattuali che lo legavano all'Alfa Romeo dove precedentemente era stato direttore del reparto Alfa Corse: clausole che gli impedivano fino al 1942 di utilizzare il proprio nome sulle autovetture da lui allestite. Nel 1957 la Auto Avio Costruzioni cambia denominazione in Auto Costruzioni Ferrari per diventare SEFAC (Società Esercizio Fabbriche Automobili e Corse) SpA il 26 maggio 1960 e Ferrari SpA nel 1965. Nel 1975 la Ferrari SpA entra a far parte del gruppo FIAT. Nel 1988, alla scomparsa di Enzo Ferrari, il pacchetto azionario diventa per il 90% della FIAT mentre la parte restante diventa del figlio Piero Lardi Ferrari che rimane anche all'interno del team aziendale come vice presidente. Nel 2006 il 5% delle azioni è stato acquisito da una società finanziaria degli Emirati Arabi Uniti, società che sta promuovendo anche la costruzione in tale Paese del primo parco a tema del Cavallino rampante.Il marchio Ferrari, famoso in tutto il mondo, è il cavallino rampante su fondo giallo, con in basso le lettere S F per Scuderia Ferrari, con tre strisce, una verde, una bianca e una rossa, colori nazionali italiani, in alto. Questo è il logo che viene applicato su tutte le auto da competizione direttamente supportate dalla scuderia.


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